Da trent'anni la chirurgia endoscopica nasale è unanimemente riconosciuta come la tecnica chirurgica di prima scelta per le patologie croniche dei seni paranasali, in particolare per la rinosinusite cronica con e senza poliposi nasale, le infezioni fungine (micetomi), le cefalee rinogene e i tumori benigni dei seni paranasali.
Di pari passo con la diffuzione capillare della tecnica si è affinato uno strumentario tecnologico molto avanzato sia per il livello di qualità delle immagini endoscopiche, e sia per la delicatezza degli strumenti chirurgici, che consente oggi di minimizzare il disagio postoperatorio al paziente e l'incidenza di complicanze e, natutralmente, di ottimizzare il risultato.
Gli interventi vengono eseguiti prevalentemente in anestesia generale, in regime di ricovero.
Il tamponamento nasale viene mantenuto il minor tempo necessario, e in generale il tempo di degenza non supera i due giorni.