In passato gli interventi chirurgici per il trattamento dell'ostruzione nasale venivano sempre eseguiti in anestesia generale e richiedevano il ricovero ospedaliero.
Con l'avvento dei generatori di radiofrequenze oggi è possibile trattare i casi in cui l'ostruzione nasale è secondaria esclusivamente o prevalentemente all'ipertrofia dei turbinati nasali con un trattamento chirurgico mini-invasivo in anestesia locale.
Le radiofrequenze sono delle onde meccaniche che agiscono determinando la coagulazione dei tessuti ove vengono applicate e inducendo una diminuzione di volume per denaturazione proteica e per retrazione cicatriziale. A differenza di altri strumenti caldi come i bisturi elettrici o il laser che utuilizzano temperature vicine ai 200 °C, le radiofrequenze lavorano "solo" a 70-80 °C, e pertanto permettono l'anestesia locale.
La procedura dura pochi secondi per lato e non richiede il tamponamento nasale. Solo in una minoranza dei casi sono necessarie 2 sedute.
Le complicanze possibili (emorragie, infezioni) sono rare e di lieve entità.
L'interhvento può essere eseguito con il SSN, in regime di Day Hospital.
Le percentuali di successo, se l'indicazione è corretta, sono vicine al 100% dei pazienti trattati.